committente: |
Committente Fiorente Srl |
Progetto arch. Luca Tonelli, arch. Gianfranco Tonelli. |
Indagine storica prof. Enrico Valeriani |
Collaborati al rilievo arch. Vincenzo Rigoli, arch. Corrado Martegiani, geom. Gianfranco Silvano, sig. Marco Gioia |
Inizio lavori 1987 |
Restauro del fabbricato realizzato nel 1987 sottoposto a vincolo dalla SBAAR perchè “notevole edificio rinascimentale di linea semplice ed elegante”. Il fabbricato, destinato a residenze, è collocato nei pressi della Fontana di Trevi ed è prospiciente la omonima piazza. Il progetto di risanamento, attraverso l’analisi storica, il rilevamento e le verifiche in loco eseguite durante la prima fase di lavorazione ha come obbiettivo la salvaguardia del complesso immobiliare.
Il Progetto
Il progetto ha lasciato inalterate le attuali tipologie delle unità immobiliari con l’esclusivo inserimento dell’impianto ascensore all’interno dell’edificio, ed in una posizione limitrofa all’impianto delle scale. Tale localizzazione ha consentito il recupero e la completa valorizzazione del vano comune, che presentava una scala elicoidale, probabilmente eseguita nel primo ‘900 come si desume dai materiali rintracciati.
L’analisi
Tipico esempio di “storia edilizia”, il fabbricato ha subito processi di trasformazioni tali da poter essere indicato come un piccolo campione dell’edilizia romana. La ricerca storica, l’analisi diretta dello stato attuale assolutamente fatiscente, quando non in una situazione di pericolo, come lo stesso rilievo, hanno infatti posto in evidenza l’impianto strutturale e statico che risale al 1500 e gli stravolgimenti successivamente eseguiti. E’ infatti in questa casa, nella parte centrale, che avrebbe abitato Giorgio Castiotto Scanderbek, re dell’Epiro, nel 1463. I segni di “una città di piccole case minute”, che si affacciano su un cortile interno, facilmente rilevati attraverso una tipologia strutturale (murature, solai in legno) giunta inalterata fino ai nostri giorni si intersecano con un evento determinante accaduto nel 1846. Un certo sig. Gobert acquisisce la proprietà del fabbricato e trasforma radicalmente la realtà esistente attraverso la realizzazione di una spregiudicata facciata con velleità ordinatrice. La facciata assume la funzione di schermo sulla Piazza di un articolato interno che, come detto, ci è pervenuto in modo omogeneo. Attraverso una perizia di stima, rintracciata all’Archivio Capitolino, è stato possibile individuare le originarie consistenze delle unità immobiliari, che sono state confrontate con quelle desunte dal rilievo.